Genova Impresa

Articolo uscito su Genova Impresa n.2 2018 del 23 aprile 2018


Nella Genova città della Cultura, sbarca un nuovo Festival. Si tratta degli Hemingway Days, un’iniziativa pensata nel nome di uno dei massimi scrittori del Novecento a livello mondiale, che è stato ospite a Genova e in Liguria in più occasioni.
Grazie a un insieme di eventi molto diversi fra di loro, ma tematicamente coordinati nel nome di Hemingway, dal 18 al 20 maggio il Festival ripercorre l’itinerario genovese del leggendario Premio Nobel americano – dall’aprile del 1922, quando, giovanissimo redattore del
Toronto Star fu inviato a Genova e Rapallo per la Conferenza Economica Internazionale, al giugno del 1954, quando all’Hotel Savoia Beeler di Nervi incontrò per l’ultima volta Adriana Ivancich, il grande amore italiano della sua vita che gli ispirò il personaggio di Renata nel
romanzo Across the river and into the trees. Sul modello degli Hemingway Days che si tengono con successo da 37 anni a Key West in Florida, il Festival celebra la vita e l’opera di Hemingway seguendo passo passo il formarsi di un legame durato oltre trent’anni sia per i molti sbarchi e reimbarchi dello scrittore dal porto di Genova, sia per le sue tante amicizie, passioni e debolezze made in Liguria: il lungo e chiacchierato sodalizio con la sua traduttrice “ufficiale”, la genovese
Fernanda Pivano, le bevute di whisky al Caffè Roma di Mario Berrino ad Alassio, le mangiate a base di salame e focaccia con Ezra Pound a Recco, la quasi mitologica partita di pesca alla trota fra Val Trebbia e Val d’Aveto, il capodanno del 1950 passato a Nervi con l’ultima moglie.
Gli Hemingway Days nascono da un’idea dell’associazione culturale Contatti e sono co-diretti da Barbara Garassino e Massimo Morasso, operatori culturali di lunga esperienza, anche internazionale, che negli ultimi anni della loro attività stanno lavorando prevalentemente intorno
al rapporto letteratura-società civile. Il Festival, che Garassino e Morasso hanno costruito grazie alle partnership attivate con il Premio Campiello, l'Agenzia Consolare USA, il Festival Internazionale di Poesia Genova, l’AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro), il
Dipartimento di Lingue e Letterature Moderne dell’Università di Genova e la Fondazione Bogliasco, è un macro-evento “diffuso” sul territorio che ha il suo centro logistico e ideale a Genova e Genova Nervi. Nel segno di una personalità letteraria e umana di immenso carisma e appeal, anche mediatico, il Festival propone un’idea coordinata del “fare
cultura” in un’ottica di supporto al marketing territoriale.
Una decina, nel complesso, le location coinvolte, fra le quali spiccano a Genova Palazzo San Giorgio, venerdì 18 maggio; a Nervi la Galleria d’Arte Moderna, che ospita una preziosa mostra fotografica dello scrittore, con alcuni materiali inediti, le Raccolte Frugone e la Biblioteca
Brocchi, sabato 19 e domenica 20 maggio - oltre, sempre a Nervi, l’hotel Astor e il residence Savoia & Savoia, dove Hemingway soggiornò a più riprese, fra il ’48 e il ’54, quando il residence era un albergo e si chiamava Hotel Savoia Beeler. Numerosi gli ospiti chiamati ad animare
in vario modo la kermesse, fra grandi scrittori stranieri (Hans Raimund, Peter DeVille e Julian Stannard), giovani scrittori italiani (i finalisti del Premio Campiello Giovani), giornalisti (Guido Guerrera, Pietro Tarallo), docenti universitari (Massimo Bacigalupo, Graziella Corsinovi), critici
cinematografici (Massimo Santimone), semplici cittadini attivi in gruppi di lettura e... bartender specialisti in mojito e daiquiri.
Tutt’altro che un mero “evento letterario”, il Festival è un vero e proprio sistema culturale multi-target: il palinsesto di iniziative rivolte prevalentemente a un pubblico “colto” è in equilibrio con la
programmazione di iniziative che sollecitano il piacere di stare insieme divertendosi. Agli incontri con alcuni giovani autori che si affacciano sulla scena letteraria nazionale, i finalisti della ventitreesima edizione del Premio Campiello Giovani (storica iniziativa di Confindustria
Veneto), per la prima volta a Genova, alla cerimonia di premiazione del Premio Genova Hemingway Days per scrittori in erba indetto per l’occasione, alla “folle” lettura pubblica integrale di tutti I quarantanove racconti, si affiancano infatti dei momenti informali e coinvolgenti ispirati
alle “passioni dominanti” dello scrittore americano: in primis, com’è noto, l’alcool - dove a essere protagonisti sono il mojito e il daiquiri, i cocktail preferiti dallo scrittore. Oltre a dar vita a una kermesse pubblica di alto profilo culturale e d’intrattenimento, gli Hemingway Days si
confrontano con le generazioni più giovani attraverso una serie di progettualità nel “segno” di Hemingway rivolte specificamente al mondo della scuola: in questa edizione pilota del Festival, che intende avere cadenza annuale e aprirsi, quanto prima, al resto dei luoghi a vario titolo
“hemingwayiani” presenti in Liguria (Alassio, Carrodano, Imperia, La Spezia, Portofino, Rapallo, Recco, Santa Margherita, Gorreto), sono coinvolti, in particolare, l’Istituto Nautico San Giorgio, il Collegio Emiliani e i licei Pertini e Mazzini.
Per il programma completo e per maggiori informazioni, si veda il sito
www.hemingwaydays.it e, su Facebook, la pagina HemingwayDays.

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